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Cos’è l’intelligenza emotiva e perché ci serve oggi più che mai?

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Un percorso verso consapevolezza, scelta e azione.

 

​​In un tempo in cui la tecnologia corre veloce, le informazioni ci travolgono e l’incertezza è diventata la nuova normalità, emerge con forza una competenza tanto antica quanto moderna: l’intelligenza emotiva.

Ma cosa significa davvero essere emotivamente intelligenti?
Significa riconoscere le emozioni, comprendere cosa ci stanno dicendo, e usarle in modo intenzionale per vivere e lavorare meglio. Non si tratta di controllare o reprimere ciò che sentiamo, bensì di mettere le emozioni al nostro servizio, come una bussola per le scelte che compiamo ogni giorno.

Un modello pratico per vivere con intenzione

L’intelligenza emotiva non è una dote innata. È una competenza che si può sviluppare, e che si basa su tre pilastri fondamentali:

  • Conoscere se stessi: Diventare consapevoli di ciò che proviamo, riconoscendo emozioni, pensieri e reazioni automatiche.

  • Scegliere consapevolmente: Allenare la capacità di fare pause, riflettere e agire in modo coerente con i propri valori, anziché reagire d’impulso.

  • Dare il meglio di sé: Collegare emozioni e obiettivi per contribuire in modo autentico, costruire relazioni di valore e vivere con senso.

A cosa serve nella pratica?

Chi sviluppa intelligenza emotiva riesce a:

  • Comunicare con maggiore empatia e chiarezza,

  • Gestire lo stress e i conflitti con più lucidità,

  • Prendere decisioni equilibrate,

  • Motivarsi anche nei momenti difficili,

  • Costruire legami profondi e duraturi, in ambito personale e professionale. In altre parole, diventa più efficace, più presente, più umano.

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Si può allenare?

Sì, assolutamente. Esistono strumenti scientifici, percorsi formativi e pratiche quotidiane per sviluppare queste competenze. Lavorare sulle emozioni non è qualcosa di “soft” o teorico: è un allenamento concreto, che porta risultati visibili sul piano del benessere, delle performance e della qualità delle relazioni.

Le emozioni non sono un ostacolo alla razionalità. Sono l’energia che ci permette di scegliere, cambiare e crescere.

Allenare l’intelligenza emotiva significa scegliere chi vogliamo essere, anche nei momenti più complessi. È un viaggio di consapevolezza e trasformazione che possiamo intraprendere, passo dopo passo.

Le 5 Dimensioni della Self-Care: un equilibrio quotidiano


Nel mio lavoro di life coach e business coach, mi confronto spesso con persone che si prendono cura di tutti… tranne che di se stesse. Ma per essere leader autentici, per sviluppare la nostra intelligenza emotiva e guidare con presenza, dobbiamo iniziare da dentro.
La self-care non è solo benessere fisico: è un allenamento quotidiano all’ascolto, all’equilibrio e alla scelta consapevole. Le 5 dimensioni che ti propongo ti aiutano a costruire una base solida da cui partire per ogni tipo di crescita personale e professionale.

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Vediamolo insieme attraverso le 5 dimensioni fondamentali della self-care, riconosciute anche da studi in ambito psicologico e neuroscientifico.

1. Cura fisica: il corpo come alleato

La salute fisica è la base per ogni altro equilibrio.

Il nostro cervello, ad esempio, ha bisogno di sonno di qualità per elaborare le emozioni e prendere decisioni. Anche una buona alimentazione influisce sull’umore e sulla concentrazione. Muoversi regolarmente stimola endorfine e serotonina, aiutando a gestire stress e ansia.

2. Cura emotiva: dare voce a ciò che proviamo
Le emozioni ci parlano continuamente. La self-care emotiva è la capacità di ascoltarle, accoglierle senza giudizio e trovare strategie per prendercene cura. 
Pratiche come la scrittura della gratitudine, le affermazioni positive, l’auto-compassione o la ricerca di un mindset più costruttivo sono strumenti che la scienza conferma come protettivi per il benessere psicologico. Ignorare le emozioni non le fa sparire. Accoglierle ci rende più liberi e autentici.

3. Cura relazionale: le persone che ci nutrono
Siamo esseri sociali. La qualità delle nostre relazioni ha un impatto diretto sul nostro equilibrio interiore.

Circondarsi di persone che ci fanno sentire visti, ascoltati, rispettati – che siano amici, familiari, una community o anche un terapeuta – è parte essenziale della cura di sé. A volte la self-care è dire un no. Altre volte è chiedere aiuto.

4. Cura spirituale: dare senso a ciò che viviamo
Non ha a che fare solo con la religione. La dimensione spirituale riguarda il nostro bisogno profondo di significato. Trovare un senso nelle esperienze, riconoscere ciò che ci guida e ci ispira, meditare, pregare o semplicemente fermarsi a contemplare.

La scienza conferma che chi sente un forte senso di scopo vive con maggiore resilienza e soddisfazione.

Prendersi cura del proprio spirito è ricordarsi perché vale la pena alzarsi la mattina.

5. Cura dello stile di vita: vivere in coerenza: Infine, c’è la dimensione più quotidiana: quella del lifestyle.
Stabilire una routine sostenibile, avere obiettivi chiari, ritagliarsi tempo per la natura o per un lavoro che ci realizza sono atti di cura profonda.

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Ikigai:

Hai mai sentito parlare di Ikigai?
È una parola giapponese che significa "ragione di vita", ciò che ti fa alzare ogni mattina con energia e motivazione.

L'infografica che vedi rappresenta l’Ikigai come l’incontro tra:

  • Ciò che ami

  • Ciò in cui sei bravo

  • Ciò per cui puoi essere pagato

  • Ciò di cui il mondo ha bisogno

Al centro di questi quattro elementi c’è il tuo Ikigai: uno spazio unico dove passione, talento, impatto e sostenibilità si incontrano.​

Perché è importante?

Perché ci aiuta a vivere con più senso, equilibrio e direzione.
Spesso lavoriamo molto… ma non sappiamo più perché. Ritrovare il nostro Ikigai significa riscoprire il filo rosso che collega chi siamo, cosa facciamo e come possiamo contribuire.

Da dove iniziare?

Chiediti:

  • Cosa ami fare davvero?

  • In cosa ti senti capace e riconosciuto?

  • Cosa potresti offrire e monetizzare?

  • Quale bisogno del mondo ti tocca profondamente?

È un percorso che richiede ascolto e coraggio, ma può trasformare il modo in cui vivi e lavori.

Se vuoi esplorarlo insieme, contattami: sarà un piacere accompagnarti nella scoperta del tuo Ikigai.

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