Le 5 dimensioni della selfcare:Un equilibrio quotidiano
- info001874
- 20 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Nel mio lavoro di life coach e business coach, mi confronto spesso con persone che si prendono cura di tutti… tranne che di se stesse. Ma per essere leader autentici, per sviluppare la nostra intelligenza emotiva e guidare con presenza, dobbiamo iniziare da dentro.La self-care non è solo benessere fisico: è un allenamento quotidiano all’ascolto, all’equilibrio e alla scelta consapevole. Le 5 dimensioni che ti propongo ti aiutano a costruire una base solida da cui partire per ogni tipo di crescita personale e professionale.

Vediamolo insieme attraverso le 5 dimensioni fondamentali della self-care, riconosciute anche da studi in ambito psicologico e neuroscientifico.
1. Cura fisica: il corpo come alleato
La salute fisica è la base per ogni altro equilibrio.
Il nostro cervello, ad esempio, ha bisogno di sonno di qualità per elaborare le emozioni e prendere decisioni. Anche una buona alimentazione influisce sull’umore e sulla concentrazione. Muoversi regolarmente stimola endorfine e serotonina, aiutando a gestire stress e ansia.
2. Cura emotiva: dare voce a ciò che proviamoLe emozioni ci parlano continuamente. La self-care emotiva è la capacità di ascoltarle, accoglierle senza giudizio e trovare strategie per prendercene cura. Pratiche come la scrittura della gratitudine, le affermazioni positive, l’auto-compassione o la ricerca di un mindset più costruttivo sono strumenti che la scienza conferma come protettivi per il benessere psicologico. Ignorare le emozioni non le fa sparire. Accoglierle ci rende più liberi e autentici.
3. Cura relazionale: le persone che ci nutronoSiamo esseri sociali. La qualità delle nostre relazioni ha un impatto diretto sul nostro equilibrio interiore.
Circondarsi di persone che ci fanno sentire visti, ascoltati, rispettati – che siano amici, familiari, una community o anche un terapeuta – è parte essenziale della cura di sé. A volte la self-care è dire un no. Altre volte è chiedere aiuto.
4. Cura spirituale: dare senso a ciò che viviamoNon ha a che fare solo con la religione. La dimensione spirituale riguarda il nostro bisogno profondo di significato. Trovare un senso nelle esperienze, riconoscere ciò che ci guida e ci ispira, meditare, pregare o semplicemente fermarsi a contemplare.
La scienza conferma che chi sente un forte senso di scopo vive con maggiore resilienza e soddisfazione.
Prendersi cura del proprio spirito è ricordarsi perché vale la pena alzarsi la mattina.
5. Cura dello stile di vita: vivere in coerenza: Infine, c’è la dimensione più quotidiana: quella del lifestyle.Stabilire una routine sostenibile, avere obiettivi chiari, ritagliarsi tempo per la natura o per un lavoro che ci realizza sono atti di cura profonda.
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